2001: l'odissea di Nintendo e Capcom
Le dichiarazioni ufficiali e le reazioni alla promettente, ma infine tragica, seconda storia tra gli innamorati di Kyoto e Osaka.
Ciao,
quella che vi aspetta è una puntata molto lunga, piena di dati e date. È da un po’ che avevo pronto il materiale per questo tipo di articolo, che studia come è stata data una notizia particolarmente importante nella storia dei videogiochi. Per questo debutto del “format” (#gottabelieve) ho scelto una notizia che non solo è stata tra le più sorprendenti di questo settore quando venne data, ma anche particolarmente significativa nelle sue ramificazioni nel tempo: l’impegno di Capcom verso il Nintendo GameCube all’inizio del suo ciclo vitale.
Buona lettura!
Dopo il grande freddo
Quando oltre dieci anni fa sono stato a Kyoto, ci sono arrivato partendo da Osaka. Io e mia moglie abbiamo passato due settimane in Giappone in viaggio di nozze e l’unica tappa tra Tokyo e Kyoto è stata proprio a Osaka.
Giusto il tempo di vedere i piedi immergersi nell’asfalto bollito dall’estate, farsi rimettere in ordine l’anima dall’immenso acquario Kaiyukan (pieno di ragazzini con il loro Nintendo 3DS a fungere da guida interattiva) e siamo ripartiti verso l’antica capitale. Il viaggio in treno non è brevissimo, ma nemmeno così lungo da diventare scoraggiante. Immagino che tra gli anni ‘80 e ‘90 la tratta sia stata ampiamente frequentata da chi si muoveva tra le sedi di Capcom (Osaka) e Nintendo (Kyoto).
Negli anni del Nintendo Entertainment System1, del Super Nintendo Entertainment System2 e del Game Boy3, il rapporto tra Nintendo e Capcom era idilliaco. O almeno lo erano i risultati. Poi arrivò Sony e, complice anche la complicata progettazione tecnica e commerciale del Nintendo 64 (ne ho parlato qui), Capcom finì col riservare a quest’ultimo solo le briciole4.
Una sola magione per Resident Evil
Questo è il panorama dentro cui si incastra una conferenza stampa organizzata in Giappone da Nintendo e Capcom a pochi giorni5 dal lancio del GameCube (la console che succede al Nintendo 64) previsto per il 14 settembre. Tra gli ospiti ci sono Shinji Mikami, creatore di Resident Evil, e Shigeru Miyamoto, l’anima di Nintendo: fin troppa grazia per quello che dovrebbe essere un incontro destinato semplicemente a confermare l’esistenza di un remake di Resident Evil (1996) in lavorazione per GameCube. Infatti c’è dell’altro.
Abbiamo pubblicato la serie [di Resident Evil] su differenti piattaforme, il che è stato un po’ ingiusto nei confronti dei consumatori, quindi abbiamo deciso di concentrarci su di una sola console.
Shinji Mikami - Director Capcom
Le parole di Mikami vengono riportate da Gamespot6, così come da un gran numero di altre pubblicazioni. Non esiste una versione in lingua inglese del comunicato stampa prodotto quel giorno e non sono riuscito a risalire neanche a quello in giapponese.
La serie di Biohazard sarà ora pubblicata in esclusiva sulla console GameCube e non farà apparizioni su altre console.
Yukiyoshi Ike Sato - Gamespot
IGN riporta anche un commento attribuito genericamente a Capcom.
La serie di Biohazard [il nome in Giappone di Resident Evil fino al 2017, ndMattia] si è lentamente allontanata dalle sue radici horror. Quello che i nostri clienti hanno cercato negli anni è la sensazione di orrore. Dopo averci pensato a lungo, abbiamo deciso di ricominciare dall’inizio.
Questo spiega anche la parte più succulenta degli annunci di quella giornata.
Ma la vera notizia è che Capcom ha annunciato i remake di Biohazard, Biohazard 2, Biohazard 3: Nemesis e Biohazard Code: Veronica in esclusiva per GameCube. Non solo: la società ha anche detto che il futuro Biohazard 4 sarà disponibile esclusivamente per la console di prossima generazione di Nintendo. E ancora: Biohazard 0 è ancora previsto per la console, anche questa volta in esclusiva. Boom!
IGN7
Nintendo World Report8 assegna addirittura un nome all’evento: “Biostrategy”. Poi aggiunge la sua voce a quelle sorprese e festanti degli appassionati di console Nintendo.
La serie di Resident Evil è diventata un’esclusiva di Nintendo e del GameCube. Sì, non avete letto male. Le preoccupazioni di qualcuno sulla mancanza di supporto di terze parti e/o di giochi adulti su GameCube ormai appartengono al passato.
Non la pensava allo stesso modo Andrea Minini Saldini, nel 2001 Direttore dell’edizione italiana di PlayStation Magazine Ufficiale, che oggi dice:
Nonostante GameCube sia stata probabilmente la console domestica Nintendo che più ho apprezzato, l'annuncio di Resident Evil, al di là dell'impatto immediato, non mi ha mai convinto di uno spostamento deciso dei principali franchise sul cubetto di Nintendo. Troppe forze remavano in direzione opposta.
Nella primavera del 2002 Minini Saldini divenne, per lo stesso editore (Future Media Italy) anche Direttore di Nintendo la Rivista Ufficiale, e a proposito di due redazioni che commentano la stessa notizia, sotto lo stesso tetto editoriale…
Mors tua, vita mea
In un periodo in cui l’informazione specializzata sui videogiochi è consegnata da pubblicazioni focalizzate su singoli marchi o console9, alla redazione di IGN dedicata al mondo Nintendo (IGNCube) si affianca quella che segue tutto ciò che riguarda la PlayStation (IGNPS2). Il commento all’annuncio di Capcom e Nintendo, da quelle parti10, ha un tono molto differente.
Con una conferenza ufficiale tenutasi ieri in Giappone11, Capcom ha annunciato di aver siglato un accordo con Nintendo per portare almeno sei giochi di Resident Evil, tra cui Resident Evil 4, su GameCube - in esclusiva. Sì, sfortunatamente questo significa che sarà molto improbabile vedere Resident Evil 2 su PlayStation, almeno non nel breve periodo.
Nell’articolo ci sono altri commenti virgolettati attribuiti a Capcom e raccolti da IGNPS2.
Capcom ha enorme fiducia in Nintendo. Nintendo sa di aver bisogno di un pubblico adulto e la ragione per cui abbiamo deciso di lavorare con Nintendo per quanto riguarda questa serie, non ha nulla a che fare con Sony. Ha solo a che fare con Nintendo. E con il percorso che prevediamo farà il GameCube.
Poi ci si addentra anche più nel dettaglio dell’annuncio. L’idea che Resident Evil sia diventata una serie prodotta esclusivamente per le console Nintendo sembra inconcepibile. Di nuovo Capcom ai microfoni di IGNPS2.
Non è un annuncio a tempo indeterminato. Non vuol dire che sarà così per sempre. L’accordo, per quanto ne so io12, riguarda sei giochi di Resident Evil su GameCube. Non è per sempre. Vedremo come andranno le cose.
Intanto non serve attendere molto perché Capcom intervenga nuovamente per chiarire la situazione. L’assenza di un comunicato stampa in lingua inglese, situazione oggi assolutamente improponibile, ha portato a qualche incomprensione. Non è passata nemmeno una settimana dalla conferenza stampa che già Capcom si siede a parlare con lo storico settimanale giapponese di settore, Weekly Famitsu, per chiarire la situazione. Gamespot13 è tra le pubblicazioni che riportano in occidente quanto presente sulle pagine giapponesi riguardo ai progetti di Resident Evil 2, Resident Evil 3 e Resident Evil Code: Veronica per il GameCube.
I tre giochi saranno conversioni. Se dovessimo rifarli da zero, i tempi per l’uscita di Resident Evil 4 si allungherebbero. Sono sicuro che i giocatori non vedono l’ora di Resident Evil 4 e quindi vi prego di farvi andare bene le conversioni.
Shinji Mikami - Director Capcom
In quel momento non è ancora chiaro, ma è già l’inizio di qualcosa.
GameCube: per la rinascita, per i videogiochi
Arriva il 22 marzo 2002 e Resident Evil festeggia i suoi primi sei anni con la pubblicazione del remake per il GameCube. È un gioco molto interessante e diventa il primo caso di remake di un videogioco come lo intendiamo oggi. Il 19 novembre dello stesso anno è la volta di Resident Evil Zero, inizialmente previsto per il Nintendo 64 e finalmente completato sul GameCube. Tutto procede per il meglio, almeno per chi ha puntato anche sulla console con la maniglia di Nintendo, che nel frattempo ha completato il suo lancio in tutti i principali territori (è successo il 3 maggio 2002, con la distribuzione anche in Europa).
Sette giorni dopo il day one di Resident Evil Zero, Capcom e Nintendo hanno di nuovo qualcosa da dire. Questa volta c’è un comunicato stampa in inglese, per quanto ridotto all’osso.
Sul sito indicato, oggi inattivo, vengono chiariti gli intenti con parole suggestive.
Per la crescita dell’intero settore. Per il GameCube. Queste parole descrivono i nostri primi pensieri a riguardo. Per essere un settore in cui si crea per intrattenere e divertire, non vi sembra che ci sia una crisi e che l’eccitazione e la curiosità stiano venendo sempre meno?
Crediamo che questa regressione dell’eccitazione sia da imputare totalmente alle mancanze di noi creatori. Allo stesso modo, crediamo che sia nostra missione e responsabilità dare vita a qualcosa che sappia attirare i giocatori.
In un mercato sempre più prosaico e legato a giochi basati sui personaggi e sui seguiti, vogliamo sfruttare questa occasione per annunciare cinque nuovi ed eccitanti giochi per GameCube.14
L’interpretazione che l’intero pianeta interessato ai videogiochi diede di questo annuncio è che rivelasse l’esistenza di altri quattro videogiochi in sviluppo esclusivamente per il GameCube di Nintendo. Dopotutto venne citato unicamente quel formato. Un dettaglio non secondario: in quegli anni non si era ancora imposta l’idea dell’esclusiva temporanea.
In una conferenza stampa che si è tenuta la settimana scorsa a Tokyo, Capcom ha svelato i primi dettagli di Resident Evil 4 e annunciato quattro nuovi giochi, tutti in esclusiva per GameCube.
IGN15
Eppure anche questa volta c’è bisogno di tornare sull’argomento. Lo fa di nuovo Capcom, che il 10 dicembre invia alla stampa una nota in cui conferma che i giochi rivelati all’evento del 14 novembre saranno disponibili unicamente per il GameCube.
Tutti e cinque i giochi annunciati il 14 in Giappone sono solo per il GameCube.
Capcom16
Niente, non se ne esce. Il 16 gennaio 2003 si scrive un nuovo capitolo, partendo dalle dichiarazioni rilasciate da Capcom in occasione del Capcom Gamer’s Day a Las Vegas.
Questa volta mancano i virgolettati, ma il succo degli articoli pubblicati a qualsiasi latitudine è: i giochi di Capcom annunciati come esclusive per il GameCube, non lo sono (tranne Resident Evil 4). Viene indicata una generica incomprensione durante la comunicazione iniziale dell’accordo, per quanto le parole delle dichiarazioni di novembre e dicembre sembrassero limpide.
Il 2003 prosegue con l’arrivo nei negozi dei primi giochi frutto di quell’impegno. A marzo c’è P.N.03, uno sparatutto diretto da Shinji Mikami che lascia le classifiche come le aveva trovate (ma a me era piaciuto molto). A giugno tocca a Viewtiful Joe, un folle picchiaduro curato da Hideki Kamiya, il Director di Resident Evil 2 e Devil May Cry. Tutto bene? Quasi. Il 12 agosto Gamespot dà la notizia della cancellazione di Dead Phoenix. Fuori uno.
Nel 2004 la confusione di un anno prima si trasforma in una realtà inconfutabile. Ad aprile viene annunciato Viewtiful Joe 2, la cui uscita è prevista per il 2005 sia sul GameCube che sulla PlayStation 2.
Voglio che più persone abbiano la possibilità di giocarci. Sono veramente fiero [del gioco] e speravo proprio che la compagnia mi desse la possibilità di pubblicarlo sulla PS2 così che più giocatori capissero quale grande gioco abbiamo creato… e così è stato.
Atsushi Inaba - Producer Capcom17
Viewtiful Joe 2 non rientrava nell’elenco dei “Capcom Five”, ma nella stessa giornata, il 21 aprile 2004, viene specificato che anche il primo episodio verrà pubblicato in formato PlayStation 218. Fuori due.
Nel 2005 Capcom e i possessori di un GameCube festeggiano il nuovo anno con l’uscita dell’attesissimo e pluri-ritardatario Resident Evil 4. È un gioco clamoroso, che ridefinisce quello che ci si deve aspettare dagli sparatutto in terza seconda persona. È anche una delle migliori produzioni dell’intera storia del GameCube e, per quanto mi riguarda, il miglior episodio della saga horror per eccellenza. C’è un dettaglio, però…
Non è successo nulla
A poche settimane dal lancio della prima edizione di Resident Evil 4, quella giapponese, Capcom ha fatto carta straccia delle dichiarazioni di esclusività della serie e del gioco. Dal comunicato stampa diffuso da Capcom il 1° novembre 200419:
Capcom è lieta di annunciare che Resident Evil 4 sarà pubblicato per il GameCube di Nintendo e la PlayStation2 [sic] di Sony.
Nel 2001 avevamo annunciato la pubblicazione di Resident Evil 4 per il GameCube di Nintendo. Da allora i nostri fedeli clienti da tutto il mondo ci hanno fatto sapere che avrebbero voluto poter giocare a Resident Evil 4 anche su altre piattaforme. Vogliamo assicurare tutti i nostri fedeli clienti che ci impegneremo perché Resident Evil 4 possa sfruttare al massimo le caratteristiche di ogni console.
Vengono annunciate anche le date di disponibilità: la versione per GameCube arriverà tra gennaio e marzo 2005. Quella per PlayStation 2 alla fine dell’anno. Questi i primi tre commenti alla notizia sull’allora frequentatissimo forum NeoGaf20: “Holy…?!?”, “If true, popcorn”, “d0000000000m”. E quindi, fuori tre.
Il collasso dei Capcom Five è quasi completo con l’uscita di killer7, la stilosissima e psichedelica avventura di Goichi Suda. Il gioco viene pubblicato nello stesso giorno, a giugno del 2005, sia per il GameCube, che per la PlayStation 2. Fuori quattro.
A tenere vivo il ricordo di quello che era partito come un passaggio generazionale degno di questo nome e di una rivalsa a lungo attesa da Nintendo, dopo le tante delusioni del Nintendo 64, rimane il solo P.N.03. Peraltro mai più riproposto in alcuna forma.
Era vero, tutto questo non aveva nulla a che vedere con PlayStation, solo con Nintendo. E nel momento in cui è stato evidente che i numeri del GameCube non erano quelli ipotizzati nel 2001, Capcom si è presa il suo Resident Evil e i suoi altri giochi ed è tornata da dove era venuta. Forse era scritto nelle righe in piccolo dell’accordo con Nintendo, che al non verificarsi di determinate circostanze Capcom sarebbe stata libera di muoversi come avrebbe preferito. O magari non c’è mai stato un accordo che andasse al di là di una stretta di mano. Può anche essere che sia stato tutto un grande malinteso o un’allucinazione collettiva.
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Il primo gioco pubblicato da Capcom per Famicom, la versione giapponese del Nintendo Entertainment System, dovrebbe essere 1942 (11 dicembre 1985). In totale saranno circa 40 i giochi di Capcom per NES.
Il primo gioco pubblicato da Capcom per Super Famicom, l’equivalente in Giappone del Super NES occidentale, è Final Fight (21 dicembre 1990, solo un mese dopo il debutto della console). In totale saranno circa 40 i giochi di Capcom per Super NES.
Gargoyle’s Quest, pubblicato il 2 maggio 1990, è il primo videogioco di Capcom disponibile per Game Boy. In totale saranno circa una trentina (includendo anche quelli per Game Boy Color).
Per Nintendo 64 Capcom propose la bellezza di due (2) giochi: Mega Man Legends e Resident Evil 2. In formato PlayStation i giochi di Capcom furono oltre sessanta (60).
Secondo Gamespot la conferenza stampa si tenne il 13 settembre 2001, ma un articolo pubblicato da IGN sullo stesso tema riporta la data dell’11 settembre 2001.
Ne ho parlato in questa puntata: Ufficiale: la console war sulle riviste.
L’articolo è del 14 settembre 2001, forse possiamo confermare che la data dell’articolo della redazione di IGN dedicata a Nintendo sia sbagliata e fissare al 13 settembre 2001 la data dell’incontro.
IGNPS2 attribuisce i commenti a un generico “rappresentante di Capcom”. È credibile pensare che si tratti di qualcuno di Capcom USA, raggiunto direttamente dalla redazione e slegato dall’evento tenutosi a Tokyo.