Come è stato ripresentato Dead Rising
Capcom non ce l'ha fatta ad aspettare i vent'anni e ha annunciato a sorpresa una ricca riedizione del gioco del 2006. Con parole differenti.
Ciao,
parto con il ringraziare le centinaia di persone che si sono già iscritte a Day One - L’almanacco dei videogiochi, l’iniziativa editoriale DIY che partirà il 1° di ottobre. Ne ho scritto una settimana fa e mi pare che l’avvio sia promettente. Per darvi un altro assaggio ho preparato una singola scheda per un videogioco, del tutto simile a quelle che riempiranno ognuna delle giornate di Day One per un anno intero. Naturalmente è la scheda di un gioco pubblicato “oggi” nella storia, cioè il 5 di luglio. La trovate in fondo a questa puntata, che è dedicata a uno dei miei videogiochi preferiti della prima era in alta definizione.
Buona lettura!
Di nuovo nell’incubo di remaster e remake
Alla fine di giugno Capcom ha anticipato l’esistenza di una versione rimasterizzata di Dead Rising, un suo videogioco pubblicato inizialmente nel 2006. La riedizione si chiamerà Dead Rising Deluxe Remaster e sarà disponibile a partire dal prossimo 19 settembre per la PlayStation 5, l’Xbox One e i PC. Il progetto è stato poi svelato maggiormente nel dettaglio il 2 luglio, quando in una videopresentazione chiamata Capcom Next l’editore giapponese ha passato in rassegna le sue prossime uscite. Alla riproposizione di Dead Rising è stato riservato un bel trailer che ha evidenziato il promettente lavoro di adattamento agli standard visivi di questa generazione, suscitando una certa sorpresa: abituati a proclami che provano a vendere come grandiose rielaborazioni quelle che sono sonnacchiose conversioni di texture, è stato straniante ritrovarsi nella posizione di dover dire a Capcom di non buttarsi via così. Perché Dead Rising Deluxe Remaster sembra molto più dell’usuale opera di rimasterizzazione, ma forse è solo perché non abbiamo ancora trovato una definizione condivisa di “remaster”.
Qualche mese fa ho pubblicato due puntate dedicate al tentativo di dirimere il gomitolone impazzito del filo del discorso che gira attorno ai concetti di remake e remaster nei videogiochi. Sono state due puntate molto apprezzate (soprattutto dal mio gatto), quindi se ve le siete perse vi consiglio di partire da qui. Lì dentro si portava a esempio anche il lavoro svolto da Nintendo e Retro Studios su Metroid Prime Remaster (2023). Probabilmente è proprio Metroid Prime Remaster a cui bisogna guardare per capire cosa aspettarsi da Dead Rising Deluxe Remaster: un grande impegno nell’aggiornamento degli asset e interventi mirati destinati a limare delle imperfezioni, a volte rese tali solo dal passare degli anni.
Immagino che visitare i siti web ufficiali dei videogiochi non sia tra le attività che vanno per la maggiore tra gli appassionati, ma se avete cinque minuti e siete seduti davanti a un computer, dovreste proprio farvi un giro su quello allestito da Capcom per Dead Rising Deluxe Remaster. Ha delle scelte estetiche molto eleganti, è pieno di immagini di ottima qualità che non vengono sacrificate in un angolo, spiega per bene e in maniera leggibile cosa aspettarsi dal gioco e in tutto questo fa il verso ai siti web dei centri commerciali (con le mappe e gli elenchi dei negozi presenti in ogni area).
SE NON LO SAPEVI
Dead Rising in poche parole
È un gioco d’azione pubblicato per la prima volta nel 2006
Il protagonista è un fotoreporter rimasto bloccato in un centro commerciale durante l’assedio di una cittadina da parte di una folla oceanica di zombie
Durante l’equivalente virtuale di tre giorni si ritrova a utilizzare qualsiasi oggetto per improvvisare armi con cui ricacciare indietro i non-morti
Nel 2006 venne molto apprezzato per la quantità mai vista prima di personaggi (marci) su schermo e per la libertà creativa lasciata ai giocatori
Apocalisse di genere fluido
Il comunicato stampa diffuso da Capcom in occasione della presentazione di Dead Rising Deluxe Remaster si apre indicando che il gioco sarà disponibile dal 19 settembre in formato digitale. Nelle ore successive al Capcom Next è stata annunciata anche un’edizione limitata con supporto ottico e confezione, ma la prima, essenziale, differenza con il gioco del 2006 è che allora in digitale ci finivano solo i membri del ridotto catalogo dell’Xbox Live Arcade di Xbox 360 (al tempo non potevano oltrepassare i 50 MB di dimensioni) e quelli come Dead Rising erano i pesi massimi, venduti sempre e solo su disco.
C’è anche l’immancabile riferimento alle prenotazioni digitali, avviate in concomitanza con l’evento online. Una piega del mercato dei videogiochi tutt’altro che prevista nel 2006. Ma la parte più interessante, per come la vedo io, è quella che si prende il compito di definire l’esperienza di gioco di Dead Rising Deluxe Remaster.
Brought back to life with Capcom’s RE ENGINE, Dead Rising Deluxe Remaster is the definitive remaster of the classic Dead Rising game from 2006 that delivered a fresh take on the zombie genre with incredible action, over-the-top combat, hordes of weapon choices, costumes, and a comedic yet compelling storyline.
Riportato alla vita grazie al RE ENGINE di Capcom, Dead Rising Deluxe Remaster è la remaster definitiva del classico Dead Rising del 2006, che all’epoca offrì una nuova interpretazione del genere zombesco, con un’azione incredibile, combattimenti sopra le righe, un’enorme scelta di armi e costumi e una storia tanto assurda quanto coinvolgente.
Dead Rising è quindi un gioco del “genere zombesco”: è sufficiente citare la presenza della minaccia non-morta per definirlo e dare ai giocatori sufficienti informazioni per capire all’incirca cosa si troveranno di fronte (o almeno così la pensa il reparto comunicazioni di Capcom).
Riavvolgiamo il nastro e torniamo a quello che veniva detto tra il 2005 e il 2006, nei mesi e nei giorni precedenti all’uscita della versione originale di Dead Rising.
“DEAD RISING (tentative name)” is survival (sic, nda) horror game. The hero of the story is Frank West, a grizzled freelance photographer who has made his way to an idyllic suburban town to get his hands on the scoop.1
DEAD RISING (nome provvisorio) è [un] gioco survival horror. L’eroe della storia è Frank West, un fotoreporter freelance che ha raggiunto una cittadina idilliaca per realizzare uno scoop.
Questo comunicato venne diffuso in occasione dell’edizione del 2005 dell’Electronic Entertainment Expo di Los Angeles, più precisamente il 17 maggio2. Con il successo di Resident Evil 4 ancora caldissimo, il gioco venne lanciato tra gennaio e marzo dello stesso anno, era immancabile che mancasse un riferimento diretto all’abusata e molto apprezzata etichetta “survival horror”. Anche perché, in effetti, quando Frank West viene accerchiato da decine e decine di zombi, deve indiscutibilmente sopravvivere all’orrore della loro presa. Il tono di Dead Rising era molto più leggero di quello dei vari Resident Evil, ma questo si sarebbe scoperto solo più tardi.
Ripensando oggi a Dead Rising quello che mi torna in mente non è il tono oscuro o l’estetica che punta su preoccupanti mutazioni e orrori di laboratorio. Una delle intuizioni del Producer Keiji Inafune fu piuttosto di mettere assieme la quotidianità soporifera e la stucchevole finzione dei grandi e colorati centri commerciali, e la minaccia della massa informe di zombi che ti guarda e vede una poke bella nutriente e una pausa pranzo sfangata. Lo stesso Frank West, il fotografo con il naso a patata e un abbigliamento lievemente fuori tempo massimo, non aveva proprio nulla a che vedere con i pantaloni in pelle di Dante (Devil May Cry, 2001) o il ciuffo ben stirato di Leon Kennedy (Resident Evil 4). Eppure, nel 2005, Dead Rising è un survival horror, perché quello c’era.
All’interno della comunicazione di Capcom per Dead Rising, un peso importante ce l’ha il formato per cui venne previsto il gioco. Il titolo stesso del comunicato è: “Capcom’s new title makes its way to Microsoft’s Xbox360!” (“Il nuovo gioco di Capcom si fa strada verso l’Xbox3603 di Microsoft”). E ancora nel corpo:
As a worldwide leader in gaming industry, we here at Capcom are proud to be on the forefront of this new cutting-edge technology. As always, we will continue to strive to provide our customers with the best possible forms of innovative entertainment on this new and exciting device.
In quanto leader mondiali del settore dei videogiochi, in Capcom siamo orgogliosi di essere in primissima linea impegnati in questa nuova tecnologia all’avanguardia. Come sempre, faremo il massimo per dare ai nostri clienti il meglio del divertimento possibile con questo nuovo ed esaltante dispositivo.
Il rapporto tra Microsoft e Capcom negli anni precedenti, quelli di Xbox, non era andato oltre qualche timida annusata d’aria. La riproposizione di un gioco già uscito su PlayStation 2 (Genma Onimusha - 2002) e la deludente esclusiva di Dino Crisis 3 (2003) erano stati i progetti di maggior rilievo di quelli di Osaka sulla pachidermica console nera. Dead Rising avrà un buon riscontro da critica e pubblico e diventerà il primo successo per Xbox 360 realizzato in Giappone. Che la situazione tra Capcom e Microsoft fosse più rilassata e propositiva si sarebbe capito già a luglio del 2005, quando Resident Evil 5 venne annunciato sia per PlayStation 3 che per Xbox 360. A dicembre dello stesso anno venne poi il momento di Lost Planet: Extreme Condition, di nuovo in esclusiva per Xbox 360.
“I love zombies and shopping”
Avanti veloce fino alla primavera del 2006, quando solo tre mesi separano il grande pubblico dall’arrivo nei negozi di Dead Rising, che Capcom annuncia in uscita ad agosto. L’informazione viene consegnata alla stampa e al pubblico di nuovo nella cornice dell’E3, il 10 maggio 2006. Questa volta l’identità di Dead Rising appare più definita e vicina a quella che avremmo effettivamente conosciuto attraverso il gioco completo. E cambia anche l’inquadramento generale.
Capcom today showcased Dead Rising for Xbox360 video game and entertainment system from Microsoft, an action horror game that brings new meaning to the phrase “retail hell.”
Oggi Capcom ha mostrato Dead Rising per il sistema di intrattenimento di Microsoft Xbox360, un gioco horror d’azione che dà un significato tutto nuovo all’espressione “retail hell”4.
Non c’è traccia di “survival horror” in questo documento, ma l’attenzione si sposta sulle caratteristiche uniche di Dead Rising rispetto alla maggioranza dei giochi d’azione suoi coetanei.
Dead Rising features an open level of freedom and offers a vast array of gameplay possibilities. As part of a real time system, time is dynamic in Dead Rising, marching on whether Frank is actively engaged or if he is stationary.
Dead Rising presenta un livello esteso di libertà e un’ampia gamma di possibilità di gioco. Parte di un sistema in tempo reale, il tempo in Dead Rising è dinamico e va avanti sia che Frank sia impegnato attivamente o che sia fermo.
Nella press release del 2024, quella inviata solo pochi giorni fa, non si fa menzione del sistema in tempo reale che scandisce gli eventi di Dead Rising e neanche della quantità di nemici su schermo o della libertà di approccio ai combattimenti e all’esplorazione. Perché sono tutti modi di fare videogiochi a cui oggi siamo abituati da molti anni. Si sottolinea invece “un'azione incredibile, combattimenti esagerati, un'infinità di armi, costumi e una trama comica e avvincente5”: il videogioco nel 2024 è abituato a discutere di quante cose ci siano dentro lo stesso prodotto e anche di accessori utili solo a compiacere la vanità del personaggio digitale o di chi gioca (non per nulla gli elementi puramente estetici vengono tecnicamente definiti “vanity”). In maniera simile, anche la centralità della trama e degli aspetti narrativi e cinematografici è un tratto somatico dei giochi di oggi, molto più che in quelli di ieri.
La vicenda di Dead Rising porterà la serie nelle braccia di Capcom Vancouver, che pur con buoni risultati ne ritoccherà, questa volta sì, il codice genetico. Con gli episodi successivi Dead Rising avrebbe perso alcune di quelle sfumature così tipicamente giapponesi che resero il primo episodio un ibrido di oriente e occidente che all’inizio, forse, spiazzò anche Capcom e i suoi uffici stampa. L’ultimo momento pubblico di Dead Rising, prima di questo ritorno con una rimasterizzazione di pregio, fu… la prima versione rimasterizzata del 2016. Quella volta ad arrivare sulla PlayStation 4, sull’Xbox One e sui personal computer non era molto altro se non il gioco originale con le mollette a tirare la pelle piena di rughe.
Ora non mi rimane che da andare a cercare nell’armadio la maglietta che mi spedì Capcom nel 2006: tutta bianca, aveva solo una scritta al centro, con un bel font aggraziato che diceva “I ❤️ zombies & shopping”.
DAY ONE - L’ALMANACCO DEI VIDEOGIOCHI
È successo oggi… nel 1988
Power Drift onora la tradizione dei giochi taikan di Sega presentandosi nelle sale giochi all’interno di un mobile riccamente decorato, con tanto di sedile e parti semoventi che assecondano l’azione sullo schermo. A dirigere l’orchestra non poteva che essere Yu Suzuki, di nuovo. L’autore di Out Run, Hang-On e After Burner, leader del team Am2, questa volta libera le lingue d’asfalto dai vincoli terreni e costruisce un gioco di guida i cui tracciati sembrano arrivare fino in cielo. Salite ardite e discese a rotta di collo, in cui un nuovo sistema di inquadrature si gode movimenti più dinamici e suggestivi del solito. E a venire sbalzati fuori durante l’ennesimo curvone a gomito sono anche i limiti di tempo: in Power Drift va avanti solo chi si classifica entro le prime tre posizioni.
La prima cosa che noti quando sali a bordo di Power Drift è l’esaltante grafica 3D fuori scala. Quello che non noti sono le tue nocche che diventano bianche mentre provi con difficoltà a mantenere il controllo in mezzo ai tornanti, alle ripide salite o alle discese degne delle montagne russe.
Dal depliant di Power Drift per i gestori delle sale giochi
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Nota non troppo a margine: nello stesso giorno Capcom svela anche Devil May Cry 4, solo per PlayStation 3.
Per qualche motivo Capcom utilizzerà a lungo la grafia “Xbox360”, senza dividere le due parti come invece faceva già ufficialmente Microsoft (https://news.microsoft.com/2005/05/12/xbox-360-ushers-in-the-future-of-games-and-entertainment/).
“L’inferno della vendita al dettaglio” potrebbe andare bene?
Dalla versione in italiano del comunicato stampa di Dead Rising Deluxe Remaster.