Il vecchio "new game journalism" e i calci nei denti di Xbox
Ridere dell'intero settore all'inizio del secolo e come è stata comunicata una mossa che ha segnato la storia di Xbox.
Ciao,
in questa nuova puntata delle Parole dei videogiochi ci sono due argomenti principali, non direttamente collegati tra di loro (se non dal fatto che arrivano entrambi dallo stesso momento storico, i primi anni 2000). Si comincia con la spiegazione di cosa è stato UK Resistance, per quelli che non c’erano o che se lo sono scordato, e si prosegue con quello che potrebbe diventare un appuntamento ricorrente: la vivisezione e contestualizzazione di un comunicato stampa “famoso”. Nel senso che ha accompagnato un momento importante, decisivo o perlomeno significativo nella storia dei videogiochi. Questa volta è quella di Microsoft che arriva molto vicina a dimezzare il prezzo di vendita di Xbox a un mese dal lancio.
Buona lettura!
Il cielo è blu sul Regno Unito
Qualche mese fa mi sono chiesto se UK Resistance fosse ancora online, lo è. Allora ho iniziato a spippolare per cercare di raggiungere l’ultima pagina di contenuti, quelli più vecchi, quindi i primi in senso cronologico. Questo è il post che apre l’ultima pagina di UK Resistance:
Esclusiva: Sammy vende Sega, su eBay
È divertente, a me ha fatto ridere. È una battuta del 2004 e oggi le manca un po’ di contesto, ma se eravate nei paraggi quando Sammy comprò Sega e tutto sembrò dover finire nel peggiore dei modi, per noi supporter di Sega, allora vi avrà fatto ridere.
Altro contesto: essere o essere stati supporter di Sega e affezionati al modo di fare videogiochi che aveva Sega è molto simile a votare il Partito Democratico in Italia. Credi di essere nel giusto, il mondo ti spiega che a lui interessa ben altro e continua a dartene prova. A un certo punto diventi autoironico per forza di cose, perché te lo impone la sanità mentale (chi non c’è riuscito rientra nel gruppo di quelli che combattono una guerra per i videogiochi, anche se solo a parole per fortuna di tutti).
Il post di Sammy che vende Sega per due spicci su eBay, cioè della parent company specializzata in pachinko che tratta l’ex gigante del divertimento da sala come una pezza da piedi, non è assurdo. Faceva ridere perché rifletteva la sensazione del momento su quell’argomento. Non è un esempio che ho cercato, ma un post a caso in cui ho sbattuto mentre scavavo per raggiungere l’inizio della storia di UK Resistance.
UK Resistance è stato questo: un sito in cui due tizi inglesi scrivevano di videogiochi, prima di Sega e poi anche di tutto il resto. Ne scrivevano in maniera divertente, dissacrante (caso mai ci fosse già qualcosa di sacro) e brutale. Girare oggi tra i suoi archivi, che tornano indietro fino alla fine del 1996, quando i due titolari conosciuti come Commander Zorg (Gary Cutlack) e Captain Jax (Jon M) si occupavano di recensire giochi per Saturn, vuole dire immergersi nella cultura dei videogiocatori dell’epoca. Non solo quella dei videogiochi, ma dei videogiocatori. All’inizio degli anni Duemila i videogiocatori erano in mezzo a una tempesta: attorno hanno il crollo di ogni sogno di Sega, il passaggio di potere nelle mani dei nuovi giganti che vengono da fuori (Sony e Microsoft), il debutto del gioco online, la stampa di settore che si riversa su internet, il moltiplicarsi degli eventi a tema (che va di pari passo con l’espansione del mercato dei videogiochi), i meme prima che qualcuno inizi a chiamarli con questo nome. Nelle centinaia di pagine di UK Resistance c’è davvero di tutto e anche molto maschilismo e una diffusa mancanza di rispetto ed empatia per qualsiasi minoranza possa venirvi in mente.
Anche per questo è una lettura interessante. Perché molto spesso è divertente, a patto di avere un’infarinatura che permetta di cogliere cosa ci sia di ridicolo (e di lontanamente credibile) nell’idea che Sony inizi a riassegnare le password delle utenze di PlayStation Network una ad una, in ordine alfabetico, dopo il crollo del sistema che tenne PlayStation 3 offline per un mese nel 2011. Altrettante volte è un portale temporale che testimonia come si scrivesse di videogiochi, con tragici commenti a foto di eventi per la stampa o taglienti vademecum su come difendere Metal Gear Solid 2 nella propria recensione. In momenti differenti UK: Resistance si imbarcò in un paio di crociate semiserie: la prima a favore di un ritorno a colori e panorami più allegri nei videogiochi (“Blue sky in games campaign”), la seconda per prendere in giro quello che definivano il “new game journalism”, un modo di scrivere di videogiochi in cui le emozioni dell’autore venivano messe al centro del discorso (tra le altre cose). Che poi è ancora oggi il modo che va per la maggiore, perlomeno nelle pubblicazioni anglofone (ma non limitatamente a queste). Resta interessante anche negli eccessi che ora si riconoscono come tali più facilmente e per fortuna, ma che spiega quanto sia cambiata l’attenzione su quegli aspetti.
Mettendo da parte lo stile e l’approccio, che in alcuni casi come appena detto sono invecchiati molto male, il fatto che UK Resistance sia esistito ci ricorda che oggi non c’è più. Non c’è più “lui” e non c’è molto poco di simile, tolti fumetti, strip e account social satirici che si limitano a cercare la battuta che funziona, risultando verso queste immense multinazionali del videogioco che, intanto, continuano a tritare carriere e vite con ondate apparentemente interminabili di licenziamenti, raramente puntuali e crudeli quando si dovrebbe essere. Hard-drive.net pare un po’ riprendere il discorso di UK Resistance, ma senza la sua brutale onestà. Metto comunque in conto di essermi perso io qualcosa e se avete consigli su pubblicazioni umoristiche dedicate al mondo dei videogiochi, che possano avvicinarsi al registro di UK: Resistance, fatemelo sapere.
Risorse: UK: Resistance
Quando Xbox venne preso “a calci nei denti”
Per la seconda parte di questa puntata restiamo all’inizio del secolo: è il 28 marzo del 2002, da poche settimane la prima console di Microsoft, Xbox, è disponibile in tutti i principali mercati. Sony ha completato i lanci di PlayStation 2 già nel 2001, mentre Nintendo è pronta a distribuire anche in Europa il GameCube all’inizio di maggio. In una notizia confezionata per The Register, Eurogamer riporta le parole del Presidente di Electronic Arts John Riccitiello sulle prime settimane di Xbox:
Microsoft è stata presa a calci nei denti, sia in Europa che in Giappone.
Si sono viste uscite più pacate e rispettose.
Lo stesso articolo cita Bloomberg quale fonte per i numeri che decretano le difficoltà iniziali della voluminosa macchina da gioco di Microsoft. Le vendite di Xbox in Giappone, dove è stato lanciato il 22 febbraio, sono scese a 10.000 unità nella terza settimana di disponibilità. Si ritiene improbabile che lo stock iniziale di 250.000 console sia andato esaurito. Non si dice nulla dei primi risultati relativi all’Europa, ma vengono citati analisti di mercato che stanno già suggerendo a Microsoft un significativo taglio di prezzo.
Il taglio di prezzo viene comunicato il 18 aprile, un mese e pochi giorni dopo il lancio di Xbox nel Vecchio Continente, con questo comunicato stampa.
Oggi Microsoft annuncia che il prezzo in Europa del suo sistema di videogiochi Xbox verrà ridotto a 299 Euro (199 sterline) a partire dal 26 aprile 2002.
“Oggi vogliamo essere molto chiari: in Europa facciamo sul serio”, ha detto Sandy Duncan, Vice Presidente di Xbox Europe. “La fenomenale accoglienza di Xbox attraverso recensioni, premi e vendite dei videogiochi dimostra che i consumatori amano Xbox. Vogliamo essere sicuri che il prezzo non si frapponga tra loro e l’esperienza garantita da Xbox”.
Questa è una formula davvero eccezionale: il prezzo precedente di Xbox non viene mai definito esagerato o sbagliato secondo qualsivoglia logica, ma semplicemente adocchiato da lontano come una possibile barriera. Messa da qualcuno, si immagina, anche se non è chiaro chi sia stato. Mistero.
Un taglio di prezzo equiparabile è stato annunciato in Australia, portando la console sui 399 dollari australiani.
Fin dal suo debutto, gli appassionati di videogiochi hanno riconosciuto in tutti i confronti testa-a-testa Xbox come la migliore console disponibile. Xbox gode di una delle percentuali più alte di giochi acquistati per singolo utente – nel Regno Unito era di 3.2 [giochi] dopo cinque settimane, secondo i dati di ChartTrack. Negli Stati Uniti è di 4.1, la più alta che qualsiasi console abbia mai avuto raggiunti i quattro mesi sul mercato, nei dati di NPDFunworld SM, la fonte più attendibile per le analisi dei dati di vendita del settore dei videogiochi e dei giocattoli.
In meno di cinque mesi dal lancio in America, oltre 20 giochi hanno già venduto più di 100.000 copie in tutto il mondo. Il solo Halo ha venduto più di un milione di copie nel mondo, con in più il merito di averlo fatto più velocemente di qualsiasi altro gioco per la next generation. Ha anche meritato alcune delle recensioni più entusiastiche di sempre in Europa per un videogioco, Edge lo ha definito “il gioco di lancio più importante di qualsiasi console della storia”. Con la riduzione di prezzo, Microsoft rende Xbox la scelta più ovvia per ogni cliente.
Questo ci ricorda anche che Edge è la migliore rivista di videogiochi di ogni tempo e che, al contempo, di cose discutibili ne ha pubblicate svariate.
“Questa è una mossa strategica a lungo termine di cui beneficeranno i nostri partner nella vendita, i nostri partner nella pubblicazione third-party e, infine, anche i giocatori”, ha detto Duncan. “Xbox ha sempre rappresentato un eccellente rapporto qualità-prezzo, ora più che mai – stiamo offrendo la console giusta al giusto prezzo. Il sistema da gioco più potente del pianeta, l’unico con un disco fisso e un adattatore di rete inclusi, ora è senza alcun dubbio l’offerta più allettante. Ora in Europa partiamo tutti dallo stesso punto, il che renderà ancora più facile ai clienti godere della potenza di Xbox”.
Finalmente si parte tutti dallo stesso punto… un mese dopo! Ah, a sapere chi è stato a decidere il prezzo di lancio solo trenta giorni fa!
“Xbox ha avuto un grande lancio in Europa – un prodotto fantastico con giochi fantastici”, ha detto David Gardner, Vice Presidente di Electronic Arts. “È una grande mossa che permetterà a più clienti di divertirsi con Xbox. In più, è eccellente anche per gli editori, dato che i nostri giochi, come FIFA World Cup 2002 e l’esclusiva per Xbox Buffy the Vampire Slayer, ora avranno la possibilità di raggiungere un pubblico ancora più vasto in Europa”.
Guarda un po’ chi c’è qua. Tra i vari partner di Microsoft che avrebbero potuto dire la loro, in cima proprio Sega che stava supportando con molti giochi la console, viene scelto proprio un dirigente di Electronic Arts. Possibile che qualcuno non abbia digerito l’elegante commento di Riccitiello e abbia preteso una presa di posizione in senso opposto davanti al mondo? Possibile, probabile. Tutta questa cosa ci permette di sorvolare sulla faccia che ci vuole a definire “grande” il lancio in Europa, quando solo un mese dopo stai già dimezzando (o quasi) il prezzo del prodotto protagonista di quel “grande” lancio.
“Per Xbox è una grande mossa”, ha detto il portavoce di Electronics Boutique. “Le vendite di Xbox sono state buone, ma ora il potenziale è di sicuro più interessante per noi. Ne beneficeremo non solo perché venderemo più hardware, ma anche più periferiche e videogiochi. I nostri clienti ci hanno fatto sapere che l’unica cosa che non va di Xbox è il prezzo. Siamo contenti che Microsoft abbia preso una decisione tanto aggressiva eliminando quella barriera e portare questa fantastica console in più case europee in meno tempo. Questo farà bene sia al settore che ai suoi clienti”.
Chi ha acquistato un Xbox al prezzo di vendita originale sarà ricompensato con uno speciale pacchetto di ringraziamento.
“Offriremo uno speciale pacchetto a chi ha acquistato un Xbox al prezzo originale, come ringraziamento per aver contribuito al nostro immediato successo,” ha detto Duncan.
Sette mesi più tardi, il 14 ottobre 20021, Microsoft avrebbe proposto una nuova offerta: un pacchetto di console, con il nuovo controller S dall’ergonomia ampiamente rivista, e due giochi (Sega GT e Jet Set Radio Future, entrambi di Sega) a 199 Euro/dollari.
Risorse: il comunicato stampa di Microsoft sul taglio di prezzo di Xbox
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Mi sono rimaste impresse le riviste di videogiochi britanniche degli anni novanta, e certe loro recensioni pesanti quanto una pietra tombale.
Per anni ho riso tanto con Computer & Video Games. un po meno con Amiga Power che ci andava già ancora più pesantemente, ma che non acquistavo tutti i mesi come facevo con C+VG.
Un esempio? La recensione di "Spaghetti Western Simulator" della Zeppelin su C+VG N. 107 dell'Ottobre 1990:
"Sergio Leone avrebbe vomitato in un secchio, se avesse solo visto questo obbrobrio." (39%)
Molto interessante la parte sul comunicato di Microsoft. Però non ditelo a mio padre: all'epoca avevo tredici anni e chiesi Xbox al day 1. Se solo avessi aspettato un mese gli avrei fatto risparmiare dei bei soldi 😄
PS: ne approfitto per chiedere, in una prossima puntata, un approfondimento su una parola dei videogiochi in cui mi imbatto sempre più spesso: New Game Plus. Sono stato fuori dal giro dei videogiochi per una quindicina d'anni, e questo è uno dei concetti (insieme ai pass stagionali di alcuni titoli) su cui faccio più fatica a tenere il passo