Steam e le nuove intelligenze artificiali
Come verranno identificati i contenuti generati dall'intelligenza artificiale e l'arrivo ufficiale di Extraction Shooter e Boomer Shooter.
Ciao,
per la puntata di questa settimana ho recuperato un appunto che mi sono segnato qualche settimana fa e il tema è l’intelligenza artificiale. Anzi, più precisamente: come qualcuno, Valve, ha deciso di approcciarsi ad alcuni dei rischi collegati all’utilizzo di ciò che viene elaborato dalle intelligenze artificiali (o, per essere più precisi, da quelle basate sui “Large Language Model”, i “Modelli linguistici di grandi dimensioni”). Questa puntata è poco più di una segnalazione, per iniziare ad avere qualche strumento utile a capire cosa ci si potrebbe trovare a leggere nelle pagine del negozio di Valve dedicate ai videogiochi che fanno utilizzo delle IA. Perché anche da questa complessa vicenda, nasceranno parole ed espressioni specifiche. Chi ha interesse ad approfondire l’argomento molto, molto oltre a queste due righe, potrebbe voler seguire il lavoro pionieristico dell’artista e attivista Lorenzo Ceccotti e dell’EGAIR1 (European Guild for Artificial Intelligence Regulation). Per farlo vi consiglio di partire da questo post.
Buona lettura!
Steam e le nuove intelligenze artificiali
Molto in alto, nell’elenco delle cose che mi danno fastidio, c’è la pretesa di affibbiare alla gente una posizione e un’appartenenza specifica o di “disegnarsi” tra gli eletti che, fosse per loro, il mondo sì che sarebbe pieno di macchine volanti con motore ad acqua. Messe tutte e due le mani avanti, rimane comunque vero che siamo tra quelli che non si sono spaventati quando tutti hanno iniziato a parlare di intelligenza artificiale. Dove con “noi” intendo “quelli che frequentano i videogiochi”. Nell’ambito dei videogiochi l’intelligenza artificiale c’è da sempre e, in questi termini, c’è da quando si è smesso di riferirsi alla mente dietro le mosse degli avversari non-umani come “CPU” e si è passati, appunto, a “intelligenza artificiale”.
L’intelligenza artificiale ha fatto grande Halo, un gioco che ha sorpreso per il livello della sfida proposto dai nemici che provavano a fare la pelle l’armatura a Master Chief. Quando si affrontano i gran premi di Mario Kart l’intelligenza artificiale bara senza neanche fingere di non farlo, e il cosiddetto “effetto elastico” corrompe ogni credibile evoluzione della gara per mantenere sempre compatto il gruppo di corridori (allontanando la noia da risultato garantito e avvicinando una scomunica). L’intelligenza artificiale è stata lungamente derisa quando teneva su dei binari immaginari i concorrenti delle corse di Gran Turismo, con quello che in molti in giro per i forum (e non solo) si divertivano a definire un “trenino”.
Ma quando ci si riferisce alle intelligenze artificiali sui quotidiani o tra gli scambi su un social network, ci si riferisce ad altri strumenti, pensati per dare esiti molto differenti da un guscio rosso nelle chiappe di Donkey Kong all’ultimo giro. Le “nuove” intelligenze artificiali passano al setaccio una parte del sapere digitalizzato, per venirsene fuori con sintesi che possano soddisfare le esigenze di chi si è rivolto a loro. O, almeno, fanno anche questo.
All’inizio del 2024 Valve, la società che possiede Steam, il più importante marketplace digitale per i videogiochi per computer, ha pubblicato un comunicato relativo a Steamworks. Steamworks è, secondo le parole di Valve:
Una serie di strumenti e servizi che aiutano gli sviluppatori e gli editori di giochi a creare i loro titoli e sfruttare al meglio la distribuzione su Steam.2
Nel testo viene spiegato come sono stati aggiornati i sondaggi che Valve chiede di compilare agli sviluppatori che intendono proporre i loro contenuti attraverso Steam. Lo ha fatto per poter includere quelle che sono, di fatto, delle autodichiarazioni degli sviluppatori sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la realizzazione di quei contenuti. A seconda delle risposte date, Steam segnalerà al pubblico la natura del materiale. Sono due le categorie previste:
Pre-generati: qualsiasi tipo di contenuto (illustrazioni, codice, suoni, ecc.) creato con l'ausilio di strumenti di intelligenza artificiale durante la fase di sviluppo. Ai sensi del Contratto di distribuzione su Steam, ti impegni con Valve a che il tuo gioco non includa contenuti illegali o altrimenti illeciti e che lo stesso sia conforme al tuo materiale di marketing. Nella nostra recensione precedente al rilascio, valuteremo l'output dei contenuti generati dall'IA nel tuo gioco esattamente come tutti i contenuti non basati sull'intelligenza artificiale, verificando inoltre che il gioco soddisfi gli impegni appena citati.
Generati in tempo reale: qualsiasi tipo di contenuto creato con l'ausilio di strumenti di intelligenza artificiale mentre il gioco è in esecuzione. Oltre a seguire le stesse regole dei contenuti pre-generati dall'IA, ciò comporta il seguente requisito aggiuntivo: nel sondaggio sui contenuti dovrai dirci quali sistemi di sicurezza stai adottando sulla tua IA per far sì che non generi contenuti illegali.3
Nella prima riga dello stesso comunicato Valve chiarisce quale sia il suo intento: “continuare a distribuire il maggior numero possibile di giochi su Steam”. Probabilmente per questo ha deciso di limitarsi a chiedere agli sviluppatori di dichiarare se i contenuti generati dall’intelligenza artificiale siano illeciti o meno. Capire come muoversi nel campo è molto complicato, questo non lo sta negando nessuno e, anzi, riuscire a trovare dei limiti condivisi ed eticamente accettabili all’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la “sintesi” di nuovi contenuti è una delle sfide non solo del mondo dei videogiochi (anzi)… ma la scelta di Valve pare un po’ paracula. O molto italiana, come avrebbe detto Stanis di Boris, se non fosse stato un totale ignorante in materia.
Il sito americano Aftermath ci ha messo poco a esprimersi sull’argomento, nello stile che lo contraddistingue.
Vorrebbero farci credere che solo perché gli sviluppatori devono “promettere” di non includere contenuti generati automaticamente, poi rispetteranno quella promessa e Valve fermerà chi non lo farà?4
Luke Plunkett
Ai clienti di Steam verrà fornito uno strumento per segnalare la presenza di contenuti illeciti, mentre l’eventuale utilizzo dell’intelligenza artificiale, secondo uno dei due casi sopra detti, verrà indicato nella pagina dedicata al gioco su Steam.
Il rischio di un approccio così molle da parte di Valve è la possibile comparsa di giochi realizzati con risorse elaborate dall’intelligenza artificiale saccheggiando totalmente o anche solo parzialmente il lavoro altrui.
L’IA generativa viene utilizzata con sempre maggior frequenza per realizzare giochi di basso profilo, pensati per assicurare profitti nel brevissimo periodo, e molti stanno arrivando su Steam.
Kat Bailey - IGN5
Il problema era stato posto alla metà del 2023, quando Steam aveva bloccato la messa in vendita di alcuni giochi i cui sviluppatori, a suo parere, non avevano assicurato di essere gli unici proprietari degli asset inclusi. Come specificato da Valve stessa in quel momento, non c’era nessuna volontà di escludere a priori i contenuti realizzati dall’IA, ma la necessità di capire come evitare che diventasse un problema dal punto di vista legale.
BONUS!
Una settimana per studiare l’IA
Nel 2023 IGN ha pubblicato svariati approfondimenti dedicati all’intelligenza artificiale, a come potrebbe essere utilizzata o viene già utilizzata nel mondo dell’intrattenimento, videogiochi inclusi. Per una settimana sono stati pubblicati articoli a tema, che includono interviste a Tim Sweeney di Epic e a Morgan McGuire di Roblox. C’è veramente molto di cui leggere e la redazione di IGN ha mantenuto una lodevole attenzione a come l’IA può minacciare i posti di lavoro esistenti.
Clicca qui per il sommario di AI Week di IGN.
Boomer shooter ed extraction shooter
Questa newsletter non ha la pretesa, ma soprattutto la voglia, di correre dietro a ogni suggestione di nuovo genere, alle categorie coniate un po’ così, un po’ di fretta, mentre si pensa a come riempire la propria homepage con settanta nuovi “contenuti” a tema Palworld Helldivers II [Gioco che va molto forte questa settimana]. Però, quando mi è stato segnalato che sono comparse due nuove opzioni tra quelle concesse da Steam per catalogare i videogiochi, ho pensato che fosse sensato tornarne a parlare. “Tornare” nel senso che della prima di queste due avevo già scritto nei primi mesi delle Parole dei videogiochi: boomer shooter.
Quindi rallegratevi, vecchi giovani e giovani vecchi, perché ora sarà più facile riconoscere i boomer shooter, cercare tra i boomer shooter, lamentarsi perché “ma davvero pensano che questo sia un boomer shooter?! Incompetenti!”.
A molti anni dall’uscita di quelli che vengono riconosciuti come i primi giochi che iniziarono a esplorarne i concetti fondanti, vengono celebrati dalle etichette di Steam anche gli extraction shooter. Agli extraction shooter vorrei dedicare un’intera puntata da molte settimane e ho appunti su appunti che continuano ad accumularsi, ma poi finisce sempre che di fronte alla possibilità di iniziare a scriverne, scopro che la cosa non mi appassiona e lascio perdere. Però succederà, magari non troppo in là. Per ora chi è a totale digiuno sull’argomento può farsi bastare sapere che sono giochi in cui l’obiettivo principale è sopravvivere a delle minacce, ottenere in cambio accesso a oggetti e materiali succosi, quindi procedere verso il “punto di estrazione” e, si spera, la salvezza. Non è detto che al punto di estrazione si sia al sicuro, come insegna The Division (Ubisoft, 2016) che, in quella fase della sua modalità competitiva nella Zona Nera, prevedeva gli scontri più pericolosi dell’intera partita.
Gli extraction shooter hanno conosciuto di recente una crescita in termini di popolarità e uno dei giochi più chiacchierati tra quelli presentati ai Game Awards a dicembre 2023 è stato Exoborne: un extaction shooter realizzato da un team fondato proprio da alcune figure fuoriuscite da Massive, lo studio di Ubisoft responsabile di The Division. OK, mi sono convinto, la prossima puntata “veloce” delle Parole dei videogiochi sarà dedicata agli extraction shooter. Poi, quando finisco Prince of Persia The Lost Crown, concludo anche quella sui metroidvania e, a quel punto, smetto per un po’ di parlare dei nomi dei generi.
Comunicazione di servigio per i nuovi iscritti
Ciao, hai da poco scoperto questa newsletter? Qualcuno ha usato il tuo indirizzo email per iscriverti a tua insaputa? Ti hanno inoltrato questa email? Ci tengo a spiegare subito che da queste parti non scrivo di strettissima attualità. Può succedere, ma sono eccezioni che, comunque, cercano di trovare un legame con l’argomento principale della newsletter (il modo di parlare e scrivere di videogiochi). Questo vuole dire che quasi tutte le puntate possono essere lette anche a distanza di mesi, senza che un mutato (e infame maledetto) contesto le renda sorpassate.
Se vuoi recuperare le newsletter inviate fino a oggi, le trovi tutte disponibili qui:
C’è anche un elenco di tutte le parole analizzate nelle varie settimane, potrebbe essere un punto di partenza comodo.
SEMIRETRO
Cos’è successo nell’ultima puntata?
Questa newsletter è stata riletta e corretta da Floriana Grasso: se sei alla ricerca di qualcuno che ti corregga le bozze, prova a contattarla!