La puntata 100 è dedicata a Sonic
Sonic the Hedgehog è uno dei personaggi più controversi della storia dei videogiochi e i miei amici fanno sempre a gara per ricordarmelo.
Alta fedeltà
L’unico ricordo che ho di mio padre alle prese con un videogioco è timbrato su una foto mentale: sono le vacanze di Natale del 1991, la famiglia è in un appartamento in un paesino di montagna ed è sera, quindi la giornata sulle piste di sci è già finita. Passato a trovarci, il cugino di mio padre si gira verso il televisore su cui sta scivolando in maniera spettacolare una mia partita a Sonic the Hedgehog, disegnata in maniera trionfale dal Mega Drive scartato sotto l’albero pochi giorni prima. Sento mio padre che dice: “sì, beh, ha una definizione molto migliore”. Mio padre era del ‘42, non ha mai dimostrato alcun interesse verso i videogiochi e, come dicevo, non ricordo di averlo mai sentito di nuovo ammetterne l’esistenza verso terzi. Tutt’al più rientrava come protagonista-suo-malgrado nella classica formula che mia madre mi ripeteva quando non riusciva a farmi mettere giù il joypad1:
Te e tuo padre che te l’ha comprato
Beh, grazie papà.
La grande isola
In un’epoca attenta alle rivendicazioni dei lavoratori del settore dei videogiochi, ci si è soffermati in più casi anche sui riconoscimenti all’interno degli stessi videogiochi. Nelle produzioni giapponesi, soprattutto quelle degli anni Ottanta, le sequenze dei riconoscimenti hanno interpretato la questione a modo loro. Con la crescita esponenziale del settore, erano continui i tentativi di sottrarre alla concorrenza i talenti che si erano già messi in luce. La soluzione adottata generalmente fu di nascondere i nomi degli autori dei videogiochi dietro a delle sigle o a dei soprannomi.
Allora non fa poi così specie trovare appellativi misteriosi, all’interno dell’intervista che la rivista giapponese Beep! Mega Drive condusse al Sonic Team, che aveva appena completato i lavori sull’omonimo gioco. A rispondere alle domande è principalmente BIGISLAND (scritto così, tutto maiuscolo), ma compare anche Carol Yas e, altrove, YU2. Erano le etichette dietro cui si nascondevano rispettivamente: Naoto Ohshima (character designer), Hirokazu Yasuhara (planner) e Yuji Naka (programmatore). Di questi, Ohshima e Naka hanno raggiunto una grande notorietà, in particolar modo il secondo.
Nei riconoscimenti di Sonic the Hedgehog compaiono anche Jinya (Jina Ishiwatari Tsukahara), Phenix Rie (Rieko Kodama), Jimita (Hiroshi Kubota), Macky (Yukifumi Makino). Secondo i registri del sempre eccellente MobyGames2, l’unico nome che corrisponde ai dati dell’ufficio anagrafe è quello del sound producer Masato Nakamura.
Nel prossimo futuro ci sarà di sicuro una puntata delle Parole dei videogiochi in cui dedicare un po’ di tempo all’inafferrabile figura professionale del “planner”, che è tutta giapponese.
Il mondo conosce Sonic
Quale è stata la prima reazione al videogioco Sonic the Hedgehog sulla stampa specializzata? Come se ne parlò? Per capirlo mi sono rivolto alle versioni digitali di un po’ di pubblicazioni giapponesi, americane ed europee del 1990 e del 1991.
I primi contatti avvengono nell’estate del 1990, quando a Tokyo si tiene il Toy Show, un evento in cui Sega presenta una versione dimostrativa del gioco3. Secondo alcune interpretazioni si sarebbe trattato di una versione che gli ospiti della fiera poterono effettivamente giocare, altri sostengono invece che fu solo un rolling demo, cioè di una sequenza automatica del gioco che non prevede alcuna input e interazione. La foto qui sopra, molto nota nell’ambito degli impallinati della materia, testimonia a favore della prima ipotesi.
メガドライブFAN4 (Giappone) - 1990/08
Il personaggio principale, Sonic, è proprio carino e sembra uscito da un fumetto americano. I suoi movimenti ricordano le scene di un anime. La grafica utilizza un sacco di colori primari e l’effetto di parallasse è ovunque.
Electronic Gaming Monthly (Stati Uniti) - 1990/08
In Sonic the Hedgehog sarete un super roditore in missione contro le malvagie creature che hanno invaso casa vostra. Non mi è chiaro cosa c’entri il porcospino, ma il gioco è veloce, divertente e coloratissimo […].
Ancora Electronic Gaming Monthly, nello stesso numero, inserisce Sonic the Hedgehog anche in un brevissimo trafiletto incluso nel reportage dal Consumer Electronic Show (CES) estivo. Ma pare proprio che Sega non avesse portato il gioco all’evento.
Lanciatevi in un’avventura con un delizioso porcospino chiamato Sonic. Concettualmente simile a Wonder Boy, questo action game a scorrimento orizzontale unisce azione e avventura in un unico grande gioco.
Dopo alcuni mesi di silenzio, nella primavera del 1991 Sega dà il via alla fase di promozione vera e propria di Sonic the Hedgehog, la cui uscita è ormai imminente. E arrivano nuovi feedback dalla carta stampata.
Beep! Megadrive (Giappone) - 1991/04
Nella storia dei videogiochi non si è mai visto un gioco capace di dare la stessa esaltante sensazione di velocità.
Detto questo, nonostante [Sonic] sia velocissimo, la precisione del controllo non ne risente. Non è come uno di quei brutti giochi d’azione tutti basati solo sul giusto tempismo.
Il gioco utilizza delle splendide musiche di sottofondo curate da Masato Nakamura dei Dreams Come True, a testimonianza di quanto Sega creda in Sonic the Hedgehog.
Electronic Gaming Monthly (Stati Uniti) - 1991/04
[Sonic the Hedgehog] è un’avventura piena di oggetti nascosti, potenziamenti e sorprese. Ha anche delle gran belle rotazioni a 16 bit!
Mean Machines (Regno Unito) - 1991/05
L’uscita di Sonic è prevista per l’autunno e promette di essere quanto di meglio mai visto sul Megadrive.
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Sonic got through Act 1
La storia commerciale di Sonic partì il 23 giugno 1991 negli Stati Uniti, proseguendo poi in Giappone ed Europa, la cui distribuzione iniziò solo il mese successivo. Il personaggio creato da Ohshima e il gioco messo a punto dal Sonic Team, avevano fin da subito messo nel mirino il pubblico occidentale. Il successo del Genesis, il nome con cui era conosciuto il Mega Drive di Sega negli Stati Uniti, non era neanche comparabile ai numeri raccolti in patria, tutto sommato molto modesti. Le prime recensioni vengono così pubblicate nelle uscite di giugno della stampa di settore a stelle e strisce.
Game Pro (Stati Uniti) - 1991/06
Sonic the Hedgehog è l’ultima proposta di Sega per il Genesis e potrebbe anche essere la migliore di sempre. È una cartuccia spettacolare con un’azione velocissima.
[Sonic] deve attraversare di corsa sei enormi Zone, ognuna con tre livelli, tutte colme di un’azione da farvi venire le vesciche alle mani e di una grafica da farvi sgranare gli occhi. La grafica a multi scorrimento di Sonic the Hedgehog è da rimanerci secchi, tranquillamente quanto di meglio in quanto a definizione e animazioni visto su Genesis finora.
Sonic the Hedgehog è un capolavoro dall’inizio alla fine. È la prova di ciò che possono raggiungere programmatori, artisti e game designer quando si mettono in testa di fare un grande gioco.
Boogie Man
Video Games & Computer Entertainment (Stati Uniti) - 1991/06
Alla fine Sega ha il suo “Mario”, l’unione di una figura di tutti i giorni, di un campione e di una mascotte aziendale, il tutto riassunto in un personaggio cartoonesco. Sonic è il grande “gioco su un eroe” di Sega, un capolavoro del genere run and jump che riesce a sedere al fianco dei migliori in assoluto - incluso il gioco a 16 bit di Nintendo, Super Mario World.
L’esplorazione ha sempre giocato un ruolo principale in questo genere di giochi e Sonic ha ben più dell’usuale riserva di potenziamenti nascosti e altre sorprese.
Sfortunatamente se vi siete stancati dei cloni di Super Mario, non c’è modo di nascondervi che Sonic appartiene al gruppo.
Tutto considerato, è chiaro come abbia fatto Sonic the Hedgehog a impressionare l’intero mondo dei videogiochi al Consumer Electronics Show di gennaio. Lo sviluppo di giochi per il Genesis si è concentrato principalmente su giochi d’azione seriosi, GdR enciclopedici e simulazioni sportive realistiche. Il catalogo del Genesis aveva proprio bisogno di un’avventura esplosiva in stile Mario e Sonic riempie quel vuoto meglio di quanto in molti credessero fosse possibile.
Chris Bieniek
Electronic Gaming Monthly (Stati Uniti) - 1991/07
Senza nessunissima ombra di dubbio il più incredibile gioco d’azione mai creato per il Genesis! Velocità assurda, tecniche eleganti e un tasso di sfida più che degno attendono il nostro eroe supersonico, impegnato a raccogliere anelli e scovare stanze segrete. Grande, grande, grande!
Steve Harris
A luglio, come detto, arriva anche la volta delle valutazioni in Giappone ed Europa. Per il primo propongo qua sotto un piccolo estratto dal test della già citata Beep! Megadrive.
Beep! Megadrive (Giappone) - 1990/07
È la versione per computer di Tom & Jerry. I personaggi hanno uno stile americano e godono di un certo dinamismo nel saltellare in giro per lo schermo. È il punto più alto, la perfezione dei giochi d’azione. Questo gioco darà ai giocatori la sensazione che sia iniziata una nuova era per Sega.
Mean Machines (Regno Unito) - 1991/07
È tutto vero, Sonic è grandioso! Non riesco a pensare a nessun gioco per Megadrive con una grafica più spettacolare - nemmeno Mickey Mouse5 era visivamente così esaltante - e tutto è talmente veloce e fluido che lascia senza parole! […] Adoro il fatto che puoi davvero esplorare i livelli alla ricerca di altre strade e stanze segrete, piuttosto che doverti solo muovere da sinistra verso destra.
Paul Glancey
Joystick (Francia) - 1991/07-08
Pazzesco, completamente pazzesco, questo gioco è inimmaginabilmente diabolico e una volta che lo hai provato, anche solo per due minuti, non puoi più farne a meno.
J’m DESTROY
Computer + Videogiochi (Regno Unito) - 1991/08
Meglio di Mario? Onestamente non me la sento di dirlo. Quello che so, però, è che Sonic the Hedgehog è un bel pezzo avanti rispetto a ogni altro gioco del genere disponibile in questo momento e io per primo aspetterò le prossime avventure di questo affarino sfasciagiardini!
Paul Rand
Raze6 (Regno Unito) - 1991/09
C’è un aspetto del gioco che, almeno inizialmente, può passare inosservato, ed è la dimensione dei livelli. Pronti via, è facile che vi ritroviate a prendere la strada dritta davanti a voi, ma ce ne è sempre un’altra più in alto o più in basso. Lo sa il cielo quanti bonus e stanze segrete potreste trovare sul vostro cammino.
Computer + Videogiochi (Italia) - 1991/09
A guardare bene, Sonic non è molto più che un misto fra Super Mario World e Mickey Mouse con l’aggiunta dei labirinti rotanti nel quadro bonus, ma il risultato è davvero stupefacente!
Fabio Rossi
The Games Machine (Italia) - 1991/09
Tutto scorre fluidamente e a velocità impressionanti (quando è possibile!), sono davvero rimasto contento di Sonic e mi fa piacere sapere che anche su Megadrive si possano avere prodotti di ottima qualità. Sula scia di Mickey Mouse, questo gioco avrà sicuramente (anzi sta già avendo) tutti gli elogi che si merita e non mi stupirei se avesse la meglio su Mario.
Gabriele Pasquali
Game Power (Italia) - 1991/12
[…] Sonic rientra nella categoria di quei giochi che, da soli, quasi giustificano l’acquisto di una console: la velocità con cui si muove Sonic è semplicemente stupefacente, specie quando con le scarpe da ginnastica entra in uno di quei fantastici giri della morte disseminati un po’ ovunque. […] I livelli possono sembrare pochi, ma vi garantisco che prima di finirli passerà un bel pezzo, e anche quando li avrete finiti, non sarete mai sicuri di aver visto completamente le diverse zone.
Paolo “Neon” Paglianti
A qualcuno potrà sembrare sorprendente questa attenzione posta alla resa visiva del gioco. Eppure tocca crederci: un look colorato, dettagliato e in qualche suo modo imponente, ha sempre fatto girare la testa a chi videogioca. Anche a chi lo faceva trent’anni fa e poi era chiamato a scriverne per un pubblico. Non che le recensioni di Sonic the Hedgehog si fossero limitate a quello, ma non è certo in dubbio la caratura del game design e del level design del gioco di Sega.
Tra le pagine delle riviste giapponesi che ho chiesto a Google di tradurmi, ci sono tanti riferimenti all’estetica di Sonic the Hedgehog, che i suoi conterranei identificavano come “americana”. Particolarmente azzeccato e quindi interessante il commento della recensione di Beep! Mega Drive sulla “nuova era” che si sarebbe aperta per Sega. Così fu.
Negli USA e in Europa l’attenzione fu posta sul duello con Mario, come personaggio e serie di videogiochi. La rivalità sarebbe stata molto accesa e cavalcata da Sega, che in veste di sfidante aveva tutto da guadagnare, ma alla fine non durò poi molto. Nel giro di pochi anni, con il fallimentare passaggio di Sega alla generazione successiva di console, rappresentata dal Saturn, i due portabandiera andarono incontro a destini molto differenti. Mario proseguì la sua scalata verso la santificazione e Sonic si ritrovò a scoprire gli alti e bassi dell’età adulta.
Io, però, continuo a giocarmi (quasi) tutti i giochi di piattaforme sia dell’uno, che dell’altro.
ARE YOU UP 2 IT?
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Che non esiste, come ho segnalato qua:
Mega Drive Fan.
Castle of Illusion - Starring Mickey Mouse (Sega, 1990)
La stessa recensione venne ripresa e tradotto nel primo numero di Console Mania in Italia, edito da Xenia (settembre 1991).
Bell'articolo! Mi fa molto piacere che per la puntata 100 sia stato scelto Sonic, complimenti!
Bella! Grazie!