Cozy, videogiochi per stare bene
Una puntata rilassante e confortevole, in tempo per le feste di Natale.
Secondo lo store di Steam, che è uno dei centri nevralgici dell’organismo dei videogiochi, i giochi che portano l’etichetta “cozy” sono “confortanti”. Perché è questa la traduzione in italiano scelta per tentare di orientarsi tra l’offerta infinita del negozio elettronico di videogiochi più rifornito del pianeta.
I videogiochi “confortanti” possono avere titoli altrettanto accoglienti: Little Kitty Big City, Tiny Glade, Cozy Keep: Farm Craft Manage, My Dream Setup. Capita spesso che un cozy game proponga di trasferirsi in una fattoria, in montagna, al mare o comunque un luogo che abbia pochissimo a che spartire con i panorami e i ritmi delle grandi città. Che poi, nei videogiochi, diventano metropoli apocalittiche con super eroi e mega villain.
Ora che ci penso, questa puntata avrebbe potuto chiamarsi: “Scappo dalla città - La vita, l’amore e i pixel”.
Come rilassarsi
Le descrizioni dei giochi cozy, o confortanti, tendono a garantire un’esperienza “rilassante”, contrapponendosi idealmente a quella stressante dei videogiochi più tradizionali. Se si parla di ciò che rilassa e ciò che stressa, naturalmente non esiste una regola scritta e applicabile universalmente. In questi giorni di feste natalizie ho rispolverato (letteralmente) la collezione di mini console realizzate per un breve periodo da Nintendo, Sega, Sony e Konami. Quest’ultima è stata responsabile del PC Engine Mini, la prima volta ufficiale della console di NEC e Hudson in Europa dal 1987. Ma comunque… l’idea era di metterle a disposizione di mio figlio, che ha sette anni ed è abituato a giocare con lo Switch e la PlayStation 5. Per cominciare ho scelto quello che per me è “il” gioco natalizio: Sonic the Hedgehog.
SPAM!
Day One Podcast: è Natale!
A proposito di videogiochi di Natale: il podcast di Day One ha una puntata speciale in cui una serie di ospiti ci parla dei giochi legati all’allegra festività del 25 dicembre a cui sono più legati. La puntata è disponibile dal 25 dicembre alla homepage dello show su Spotify, Apple Podcasts, Amazon Music (e attraverso molti altri servizi).
FINE SPAM!
Pur divertendosi, più volte mi ha passato il controller perché “questa parte è troppo difficile per me, non ce la farò mai”. Non lo diceva con dispiace o scoramento, eppure dopo pochissimi tentativi chiedeva subito il mio aiuto. Gli ho spiegato che la sfida è una parte essenziale dei videogiochi, “altrimenti che gioco sarebbe?”. Per me Sonic the Hedgehog è estremamente confortante, ma è anche un videogioco che ha un tasso di sfida molto evidente e in linea con lo standard della sua epoca. Tornando all’esistenza e alla definizione più o meno diffusa di cozy game, ho ripensato a questa cosa che ho detto riguardo alla sfida e al suo essere una parte essenziale di un videogioco e non ne sono più troppo convinto. Questo prescinde completamente dalla mia opinione sui giochi generalmente associati al genere cozy/confortevole, che frequento molto poco ma contro cui non ho assolutamente nulla.
Anzi, a ben vedere uno dei miei videogiochi preferiti di ogni tempo è un precursore del genere, un genere che oggi compare orgogliosamente tra le liste dei “best of” di fine anno e dentro gli eventi estivi in cui si annunciano le novità delle stagioni a venire. Il gioco a cui mi riferisco è Animal Crossing. Il primo capitolo pubblicato anche in occidente risale al 2001 e in poco meno di venticinque anni ho spolpato ogni nuova versione di quello che, inizialmente, Shigeru Miyamoto di Nintendo descriveva così in un’intervista al mensile inglese Edge1:
Sto lavorando alla struttura base di videogiochi a crescita autonoma [“selfgrowing games” nella traduzione originale dal giapponese, nda]. È un nuovo progetto che verrà pubblicato nel 1998 e sarà davvero unico, originale e differente. Proprio per questo chi lo vede lo critica dicendo ‘non è un gioco!’, quindi sono un po’ nei guai al momento, [devo capire] se quello che sto facendo ha senso o meno.
Oggi tra i cozy game che vedo etichettati come tali su Steam, ci sono anche giochi musicali o più in generale basati sul ritmo. Uno mi ricorda da vicino Rhythm Paradise, un’altra serie di Nintendo che ho apprezzato moltissimo, quasi vent’anni prima che scrivessi questa puntata sui “giochi confortevoli”. Di certo oggi c’è più attenzione alla voglia di una fetta di pubblico nei confronti di videogiochi meno sfidanti o, per come la vedo io, che offrono interazioni comunque interessanti e che di certo includono una loro sfida, ma che si allontanano dal piglio aggressivo (quando non apertamente competitivo) della maggioranza rumorosa della produzione del settore.
Insospettabilmente cozy
Nei decenni scorsi certi videogiochi erano delle stramberie, delle sperimentazioni rare ed eccezionali, oggi c’è una parte di pubblico che non solo si è abituata all’idea dei cozy game, ma che li ricerca attivamente. Questo non elimina la discussione sulle caratteristiche che un videogioco deve avere per poter rientrare nel genere. Sulle grandi testate è più facile trovare delle selezioni una tantum dei “migliori cozy game”, piuttosto che una copertura regolare di questi giochi. Proprio in un articolo-classifica di questo tipo, realizzato per conto di Wired, Louryn Strampe sceglie di inserire Baldur’s Gate 3 tra i giochi confortevoli. Baldur’s Gate 3 è uno dei casi editoriali degli ultimi anni, il degnissimo successore di una serie di giochi di ruolo nata alla fine degli anni Novanta come riproposizione interattiva delle regole di Advanced Dungeons & Dragons.
Quando pensi a Baldur’s Gate 3, probabilmente non ti viene automatico definirlo “cozy”, ma lasciate che vi spieghi.
Puoi aver passato la giornata a battagliare con i mind flayer o i goblin, o magari hai esplorato pericolosissimi dungeon, ma comunque sia alla fine ti ritrovi sempre al tuo falò da campo, in pigiama, sgranocchiando qualcosa di saporito. È una scelta di game design che porta a un senso di sicurezza e permette a eroi che passano buona parte del tempo in viaggio, di sentirsi comunque a casa. E al giocatore viene concesso uno spazio per lasciarsi andare e parlare con i propri compagni di quello che è successo.2
L’interpretazione di Strampe spiega chiaramente come ai cozy game manchino ancora dei tratti somatici facilmente identificabili, sempre che la cosa sia d’interessa per qualcuno.
C’è un bell’articolo pubblicato da The Games Machine e scritto da Stefano Calzati che si occupa di questo argomento. Scrive Calzati:
Soprattutto nel contesto pandemico e post-pandemico, quando si è cominciato seriamente a mettere in discussione convenzioni che davamo per scontate, a cercare un ritmo di vita più sano e bilanciato, il cozy gaming è diventato quasi un atto politico, una necessità sociale per tutta una generazione di giocatori.3
Calzati effettua questo collegamento partendo dal successo di Animal Crossing: New Horizons, pubblicato a marzo del 2020, proprio quando in tanti paesi del mondo le restrizioni stavano obbligando centinaia di milioni di persone al distanziamento sociale. Il gioco di Nintendo divenne molto rapidamente un eccezionale strumento di fuga dalla realtà e un rifugio… confortevole.
Spegnimento automatico
I cozy game possono essere talmente rilassanti che qualcuno è arrivato a cercarne di adatti per essere accompagnati fino al sonno. Sul canale di Reddit dedicato alla materia (www.reddit.com/r/CozyGamers), l’utente SnailWogg ha pubblicato un messaggio dal titolo “Cerco un gioco con cui addormentarmi”:
Sto cercando un gioco che possa giocare di notte quando inizia ad andarmi giù la testa, idealmente dovrebbe avere un po’ di esplorazione. Ho pensato a The Sims o a Skyrim in modalità mercante4, ma in entrambi il passare del tempo influenza le cose. Quello che mi piacerebbe è trovare un gioco in cui il passare del tempo non avesse alcuna conseguenza.5
Mentre cercavo informazioni sui giochi cozy e ben sapendo che quelli a tema fattoria/vita agreste non fanno al caso mio, ho trovato Melatonin. È stato realizzato da uno studio totalmente indipendente chiamato Half Asleep (Mezzo Addormentato) e si presenta in questo modo:
Melatonin è un gioco basato sul ritmo in cui i sogni e la realtà si sovrappongono. Utilizza animazioni e indicazioni sonore per farti tenere il ritmo, senza che ci siano interfacce o elementi grafici intimidatori. Armonizza attraverso una serie di livelli sognanti che contengono sfide sorprendenti, illustrazioni realizzate a mano e musiche vivaci.
Mi sembra perfetto per quell’utente di Reddit ed è pure molto piacevole da vedere, con le sue tinte rosa e violette. Prima lo provo e poi vado a consigliarlo a SnailWogg, se riesco a non addormentarmi6.
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Heavy Meta | scrivere di cultura pop
Gennaio 1997 (#41)
Esistono delle modifiche non ufficiali che consentono di giocare davvero di ruolo con The Elder Scrolls V: Skyrim, fino a interpretare la vita di un mercante. Che non è particolarmente avventurosa.
Arrivato a quasi 45 anni, praticamente ogni gioco mi aiuta ad addormentarmi, se sono passate le dieci di sera.
il mio cozy game è vampire survivors, muovi il joystick scegli i potenziamenti e guardi i fuochi d'artificio sullo schermo