Bayonetta Origins: come se ne scrive in Italia e negli Stati Uniti
I differenti percorsi delle recensioni delle testate specializzate.
Surprise! You’re dead!1
No, non è vero, siete vivi. La sorpresa è un appuntamento extra con Le parole dei videogiochi, che non dovrebbe comunque mettere a rischio l’uscita del lunedì. Questa volta ho provato a fare una cosa un po’ diversa: ho letto una manciata di recensioni dello stesso gioco e ho cercato di capire in cosa fossero simili e dove si differenziassero. La premessa essenziale è che qua sotto non ci sono giudizi sugli articoli o prese di posizione sulle valutazioni che hanno espresso, ma solo un tentativo di isolare e studiare i differenti approcci. Senza ovviamente pensare di poter esaurire l’argomento tutto in una volta sola.
Vediamo che succede.
È disponibile da oggi Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon (Nintendo, Switch). Il gioco è stato realizzato da PlatinumGames, lo studio giapponese che ha creato la serie di Bayonetta nel 2009, con Sega nel ruolo di editore. Il secondo e il terzo episodio sono stati prodotti e pubblicati da Nintendo, che si è così assicurata l’esclusiva (rispettivamente per Wii U e Switch) di quelli che sono due tra i più importanti giochi d’azione delle loro generazioni. Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon è uno spin-off, un episodio collaterale che si stacca dalla narrazione e dall’impostazione della serie principale, per raccontare qualcosa di differente, concentrandosi su idee di gioco e personaggi alternativi.
Le recensioni che hanno preceduto la pubblicazione di Bayonetta Origins sono state per lo più molto positive. Al momento il gioco si gode un’onorevole media di 80/100, secondo l’analisi dell’aggregatore Metacritic2. Ho letto un certo numero di queste analisi e, tanto per cominciare, mi sono chiesto come venisse presentato lo stile di gioco: a quali generi viene avvicinato e come viene inquadrato? Si tratta di una questione importante, considerando la natura da spin-off. Suppongo che una delle curiosità principali di chi legge è capire esattamente come e quanto Bayonetta Origins si allontani dal filone della saga principale.
IGN - Michael Higham
In one respect, Bayonetta Origins is a puzzle-platformer that often asks you to analyze your surroundings and figure out how to use the duo’s abilities to get through it. […] In another respect, Bayonetta Origins is a proper action game, with combat that has the duo working together in a similar fashion.3
Sotto un certo punto di vista, Bayonetta Origins è un gioco di piattaforme e puzzle che ti chiede di analizzare l’ambiente e di scoprire come utilizzare le abilità del duo [protagonista] per procedere. […] Sotto un altro punto di vista, Bayonetta Origins è un vero e proprio gioco d’azione, con un sistema di combattimento che vede il duo collaborare.
Polygon - Sarah Johnson
If you’re looking for a cute, cozy platformer with simple battle mechanics and a playful story, look no further than Cereza and the Lost Demon. For those, like me, hoping to see how Cereza truly gained her power, and harnessed the seduction and raw magical prowess required to become the ultimate umbra witch, this game is a miss. And that’s fine.4
Se state cercando un gioco di piattaforme tanto carino quanto rilassante, con un sistema di combattimento semplice e una storia spensierata, allora Cereza and the Lost Demon è il gioco che fa per voi. Per quelli che, come me, erano interessati a scoprire come Cereza aveva in effetti ottenuto i suoi poteri, la capacità seduttiva e le abilità magiche necessarie a diventare la strega umbra per eccellenza, questo è il gioco sbagliato. Ma va bene così.
Gamespot - Jessica Howard
The charming adventure-puzzler is also just delightful to play, and is far more than what it appears on the surface.5
Un delizioso gioco d’avventura con tanti enigmi, piacevolissimo da giocare e molto più profondo di quanto non possiate immaginare.
Multiplayer - Aligi Comandini
Bayonetta Origins è prevalentemente ancora un action, nonostante la sua struttura sia del tutto diversa da quella dei giochi che l'hanno preceduto. […] Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon non è un action puro, bensì un titolo più ponderato, dove esplorazione e risoluzione di enigmi hanno spesso la stessa importanza delle artigliate di Cheshire. […] nonostante il gioco sia ricco di enigmi, fasi platform e pura esplorazione, le battaglie occupano buona parte della campagna, oltre a girare attorno a un sistema di tutto rispetto.6
IGN Italia - Francesco Destri
Uno spin-off della serie principale che taglia nettamente i ponti con lo stile e il gameplay dei tre Bayonetta che abbiamo così tanto amato per approdare a una sorta di “Zelda-like” in cui, a farla da padroni, sono soprattutto esplorazione, enigmi ambientali e combattimenti.7
Secondo la maggior parte degli articoli citati, Bayonetta Origins è sostanzialmente un gioco incentrato sull’esplorazione (con alcune richieste tipiche dei giochi di piattaforme) e sulla risoluzione degli enigmi, in cui i combattimenti e le fasi da brutale gioco d’azione, tipiche della serie fino a oggi, finiscono in secondo piano. Multiplayer si allontana da questo approccio. Pur riconoscendo, ovviamente, gli elementi da gioco di piattaforme e l’importanza dell’esplorazione, lo riconduce ancora al genere “action”.
Fai sapere a tutti che ti interessa roba come questa!
Al di là delle singole valutazioni dei vari critici, ci sono altri aspetti dei vari articoli che mi hanno colpito. Nelle recensioni delle testate statunitensi (IGN, Polygon, Gamespot) l’esperienza personale dell’autore viene messa in risalto con maggiore forza.
IGN - Michael Higham
[…] I’d go as far as calling it my new favorite entry. It’s so completely different from the numbered Bayonetta games that it’s not entirely worth comparing them, but this is still the one I’ll remember most fondly, at least for the ways it strikes emotional chords I didn’t think Bayonetta could.
[…] mi spingerei a dire che è diventato il mio capitolo preferito [della serie]. È tanto distante dai giochi principali di Bayonetta che non ha del tutto senso metterli a confronto, ma è comunque l’episodio a cui ripenserò con maggior trasporto, almeno per il modo in cui ha toccato alcune corde che non pensavo Bayonetta potesse toccare.
Gamespot - Jessica Howard
I was worried as Cereza grew more competent and confident the game might force sexuality on the young girl and rob the game of its childlike wonder.
Ero preoccupata che con Cereza che andava acquistando maggiore sicurezza e abilità, il gioco avrebbe provato a imporre a forza una dimensione sensuale sulla ragazzina, privando il gioco di quel suo candore fanciulleso.
L’approccio è diametralmente opposto a quello mantenuto da due delle pubblicazioni italiane più in vista nel settore.
Everyeye - Giulia Martino
[…] lo sguardo gettato da PlatinumGames alla vita della strega di Umbra da giovanissima ci ha colpito fin da subito per la sua profonda diversità rispetto alla formula action adottata nella saga principale8
Multiplayer - Aligi Comandini
[…] l'opera di Platinum ci ha davvero lasciati a bocca aperta
In entrambi i casi l’analisi del gioco viene condotta e presentata alla prima persona plurale (gli articoli sono integralmente condotti in questo modo), seguendo un’impostazione piuttosto tipica nel settore, in Italia. Non è un modo di fare solo nostro, ma mi pare che mentre altrove sia stato gradualmente abbandonato, per fare posto ad approcci più emotivi e personali, dalle nostre parti sia una strada che piaccia ancora molto.
Saltano all’occhio altre differenze tra la critica italiana e quella in lingua inglese.
Everyeye - Giulia Martino
È utile prestare attenzione alle capacità del demone sia nella sua forma di bambola di pezza (che potrà essere tenuta in braccio dalla streghetta), sia nelle sue sembianze reali, in cui sarà votato all'utilizzo di attacchi feroci, capaci di dilaniare e divorare le fate nemiche.
Una volta completata la sfida proposta dal Tír na nÓg, i due dovranno distruggere il nucleo magico che si trova al suo interno, così da far svanire l'illusione creata dalle fate e riportando la relativa area della foresta al suo stato originario.
IGN Italia - Francesco Destri
Con lo stick sinistro e i tasti L e ZL si controllano infatti i movimenti e le interazioni ambientali di Cereza (bloccare un nemico, aprire scrigni, muovere leve, raccogliere oggetti), mentre con lo stick destro e con ZR si controlla e si fa combattere Cheshire
Multiplayer - Aligi Comandini
Ogni forma, per capirci, ha combinazioni di colpi con raggio e movimenti specifici che possono venir cancellate liberamente le une nelle altre, mentre è presente nel gioco un doppio albero di abilità tramite cui si potenziano sia Cheshire che Cereza, e si possono ottenere manovre più avanzate come schivate e attacchi speciali combinati quando un nemico è paralizzato dai rovi della streghetta.
In questi passaggi si descrive con una certa precisione il funzionamento di determinate meccaniche di gioco, con un costante approfondimento che include i movimenti da effettuare e i pulsanti da premere. L’idea, se non mi sbaglio, è di mettere nelle mani dei lettori il maggior numero possibile di informazioni. Al contrario, nelle recensioni di Polygon, IGN e Gamespot si tende a sorvolare su questi aspetti, allontanando la descrizione di ciò che succede per dare la priorità al perché succede e quali siano le conseguenze.
IGN - Michael Higham
Bayonetta Origins simultaneously puts you in control of both Cereza and her demon-infused cat plushie, Cheshire, when summoned — Cereza’s movement and actions are dedicated to the left side of the controller and Cheshire to the right. Juggling two characters eventually became quite intuitive once I got the hang of it, but I found both the system itself and the challenges it’s used for don’t evolve drastically after being established.
Bayonetta Origins ti chiede di gestire allo stesso tempo Cereza e il suo gatto di pezza demoniaco, Cheshire - i movimenti di Cereza e le sue azioni sono legati alla parte sinistra del controller, mentre quelli di Cheshire alla parte destra. Una volta che ci si prende la mano, destreggiarsi con due personaggi diventa abbastanza intuitivo, ma ho trovato che tanto il sistema in sé, quanto le sfide che chiedono di sfruttarlo, non si evolvano più di tanto dopo un certo punto.
In questo esempio della recensione di Higham per IGN, la presentazione di una parte essenziale del sistema di controllo si trasforma velocemente in una valutazione della stessa.
È significativo anche lo spazio che viene riservato alla presentazione della trama di Bayonetta Origins e l’utilizzo che se ne fa. Nelle recensioni italiane riportate viene concesso ampio “minutaggio” all’argomento, generalmente molto più di quanto non venga fatto al di là dell’oceano (o chi ne fa le veci). Un esempio, che però vale anche per la maggior parte degli altri articoli già citati: Jessica Howard di Gamespot non dedica alla faccenda più di uno striminzito paragrafo, contro i cinque di Aligi Comandini di Multiplayer.
IGN - Michael Higham
More than anything, this is a coming of age tale for Cereza. The story centers around a turning point in her life as she comes to grips with her witchcraft and fights the insecurities of not being good enough for her master Morgana.
Più di ogni altra cosa, si tratta di una storia di formazione, quella di Cereza. Una storia che ruota attorno a un momento di svolta della sua vita, un periodo nel quale si trova a dover fare i conti con la sua natura di strega e a dover affrontare le insicurezze e la sensazione di non essere all’altezza delle aspettative della sua maestra, Morgana.
Gamespot - Jessica Howard
After witnessing her mother's imprisonment due to a forbidden romance with Cereza's father, the young girl is forced to seek refuge under the tutelage of a powerful witch who lives on the outskirts of the forbidden Avalon forest. Her teacher is firm-yet-kind--clearly intended to show in part where Bayonetta's cool demeanor comes from.
Dopo aver assistito alla carcerazione della madre, in seguito a una storia d’amore proibita con il padre di Cereza, la ragazzina finisce sotto la tutela di una potente strega che vive al limitare della foresta proibita di Avalon. La sua insegnate ha modi di fare amorevoli ma molto decisi, pensati evidentemente per spiegare l’origine dell’atteggiamento sfrontato di Bayonetta.
IGN Italia - Francesco Destri
Cereza è una giovane strega con alle spalle un’infanzia difficile (spiegata nel prologo) e dall’indole ancora un po’ indecisa e timorosa. Il suo passato l’ha resa un po’ una "reietta" agli occhi delle altre streghe, ma inaspettatamente Cereza trova un giorno il coraggio di lasciarsi alle spalle il microcosmo dove è sempre vissuta per addentrarsi in una misteriosa foresta piena di pericoli per seguire il proprio destino.
In questi passaggi la presentazione della vicenda di Cereza risponde a necessità differenti. Se per IGN Italia è un modo per lasciare che il lettore capisca quale sia l’ambiente e la situazione in cui si muovono i suoi personaggi, per Gamespot e IGN è un momento per cercare di contestualizzare e studiare quello che sta succedendo, dandone una propria interpretazione ed eventualmente trovando un legame con la dimensione già conosciuta della protagonista (perché vista nei capitoli principali della serie).
È stata la premessa di questo appuntamento speciale con Le parole dei videogiochi, ma ci tengo a ribadirlo: l’obiettivo di questa chiazza di caratteri non è dare i voti e assegnare le stelline di merito (o le cacche di Arale di demerito). Quello che mi incuriosisce e provare a capire se ci sono approcci sostanzialmente differenti alla stessa materia e se, in qualche modo, esiste una “via italiana” all’analisi dei videogiochi… e una non-italiana. Se avrà senso ci saranno altri appuntamenti simili in questa newsletter.
Madonna quanto ho odiato (e quanto odio) usare la seconsa plurale al posto della prima singolare. Però mi dicevano che "fa troppo blog".
Bell’analisi, Mattia!
Ovviamente credo siano scelte editoriali imposte dall’alto quelle sulla prima persona plurale in Italia, per dare ancora una parvenza di “redazione” anziché della realtà composta da free lance ognuno faccia casa sua.
E personalmente, preferisco lo stile editoriale oltreoceano perché va al dunque e ci parla di come fa sentire il gioco, non dei tasti che si usano, dettaglio che ci fornirebbe già il tutorial all’interno dello stesso.
Vorrei ulteriori approfondimenti in merito!