Niente puntata delle Parole dei videogiochi questa settimana. Oggi parto per due settimane di vacanze e non sono riuscito a scrivere nulla di decente. Ieri credevo di averla risolta con un pezzo sull’uso generoso che si fa del termine “classico”, ormai utilizzato per descrivere qualsiasi gioco abbastanza vecchio da poter essere parte dei ricordi di qualcuno. Ma non era così: prima di poter diventare una puntata degna di essere letta avrebbe necessitato di un bel po’ di lavoro extra e non ho né le forze, né la testa o tantomeno il tempo per mettermici.
Potremmo trasformare questa non-puntata in un sondaggio a risposta aperta sulle parole o sui concetti e idee che vi piacerebbe venissero affrontate qua dentro quando riprenderò a scrivere (verso la fine di agosto). Avete richieste o suggerimenti? Rispondete a questa email per farmelo sapere, il vostro testo non sarà pubblico. Commentate questa puntata con l’apposito strumento e tutti potranno leggere. Insomma: vedete un po’ voi a seconda di come vi gira.
A proposito, ecco alcune delle puntate rimaste nelle bozze in questi mesi (non è detto che prima o poi non riescano a scavalcare i loro limiti e ad arrivarvi come uscite regolari della newsletter:
Exoborne e gli sparatutto a estrazione
Tra arcade e simulazione
Le parole di EA Sports FC
Questa è una puntata dedicata a Sonic
Le linee budget e i giochi in edicola
Prima di salutarvi, due segnalazioni:
Uno: ad agosto potrebbero comunque arrivare un paio di puntate, che in realtà saranno solo articoli che ho scritto molti anni fa, riproposti per sfidare le autorità.
Due: Day One continua la sua marcia di avvicinamento al lancio del 1° ottobre, nei prossimi giorni annuncerò un altro pezzetto del progetto. Se vi interessa, potete seguire tutto iscrivendovi.